Sulmona (AQ) – 15.09.19.  La variante alla programmazione, intervenuta all’ultimo minuto, non ha fermato “Montagne senza barriere”. E quella sensazione di sconfitta che solo 72 ore prima attanagliava gli animi dei nostri accompagnatori, si è trasformata in una tangibile e profonda soddisfazione, allorquando hanno preso coscienza di aver realizzato, senza ombra di dubbio, la tappa più bella del nostro percorso.

Le joëlette, condotte a turno da oltre 30 accompagnatori, sembravano aleggiare lungo il sentiero che dal piazzale sito in località Badia conduce a Sant’Onofrio al Morrone, un edificio religioso che custodisce la memoria di Pietro Angelerio, il frate eremita che divenne papa nel 1294 con il nome di Celestino V. La cronaca di questa meravigliosa giornata è difficile da raccontare, perché certe esperienze possono solo essere vissute. La luce intensa giungeva obliqua da un cielo limpidissimo, gli occhi scrutavano oltre ogni svolta, gli animi avvertivano la spiritualità del posto. No, non è stata solo un’escursione condivisa, è stata molto di più. Il gruppo di “Montagne senza barriere” ha percepito la benedizione del Santo. Le joëlette, sotto gli occhi increduli del custode, hanno fatto visita alla chiesa, all’oratorio ed alla grotta dove, secondo tradizione, Celestino V si ritirava in preghiera.

In seguito alla discesa dall’eremo, il gruppo “lime” ha visitato l’area archeologica del santuario di Ercole Curino, struttura del tempo italico, estremamente interessante soprattutto per l’area interna del tempietto, dove è possibile ammirare un mosaico di ispirazione ellenistica che disegna un intreccio di tralci di vite, delfini, torri ed onde.

A conclusione della giornata le emozioni erano ancora tali che, prima di prendere la strada di casa, in molti continuavano a volgere lo sguardo all’eremo incastonato lassù nella roccia.

Per la riuscita della manifestazione si ringraziano il Parco Nazionale della Majella, la ANFFAS Sezione di Sulmona e tutti gli escursionisti “lime” della A.S.D. Majella Sporting Team.